Lasciar andare ciò che ci rallenta.
Antonia Storace, Facebook, 2020
Salpare.
Come fanno le navi verso l’orizzonte aperto.
Affacciarsi alla finestra almeno una volta al giorno.
Se c’è il sole, ruotare il viso nella sua direzione.
Guardarsi allo specchio.
Camminare.
Rifarsi il letto.
Leggere due libri al mese.
Sedere di fronte al mare.
Incrociare le gambe.
Concedersi un bicchiere di vino bianco con un’amica.
Tornare al colore naturale dei capelli.
Tornare.
Bere caffè, con moderazione, ma neanche troppa.
Accarezzare un cane.
Cedere, quando è necessario.
Rialzarsi, quando è indispensabile.
Scalare.
Avere un sogno.
Trasformarlo in un progetto.
Fissare una data e non procrastinare.
Essere spaventati.
E poi essere coraggiosi.
Concedersi di dire: “Non ne posso più”.
Proteggere.
Proteggersi.
Dare modo al tempo di fare il tempo.
Dare modo alla vita di fare la vita.
Avere fede.
Perdonare i propri genitori.
Asciugarsi il sale di una lacrima col dorso della mano.
Leccarsi la mano.
Comprare un maglione azzurro cielo.
Ricordare.
Non fotografare.
Condividere una sedia.
O uno sgabello.
Fare posto.
Farsi spazio.
Avanzare in ogni caso.
Imparare a guardare oltre i muri.
Fare l’amore.
Correre.
Rallentare.
Non accontentarsi.
Ringraziare.
Non dormire troppo.
Pulire gli occhiali.
Riconoscere il momento in cui fermarsi.
Fermarsi.
Prendere un treno.
Perdere un treno.
Arrivare tardi.
Imparare, ogni giorno, una parola nuova.
Usare il rossetto rosso.
Infuriarsi.
Rischiare un invito a cena.
Rompere gli schemi.
Spezzare i circoli viziosi.
Coltivare i circoli virtuosi.
Seminare.
Mettere le cose in chiaro.
Lavorare per un obiettivo.
Buttare via gli abiti vecchi.
Prendersi cura di una pianta.
Bere di nuovo caffè.
Sbottonarsi la giacca.
Salutare il vicino scontroso.
Riconoscere quello che va bene per noi.
Riconoscere quello che non va bene per noi.
Non pensare che il cuore abbia sempre ragione.
Puntare in alto.
Scrivere: “Ambiziosa”.
Scrivere: “Mi manchi”, se ti manca davvero.
Vincere e perdere in egual misura.
Mangiare.
Mettere ordine.
Parlare.
Stare in silenzio.
Il diritto di dire: “Non ho capito”.
Non sentirsi onnipotenti.
Accettare.
Agire.
Non sprecare.
